Da
quando, ancora ragazzina, mi ero ustionata per bene dopo aver passato l’ultimo
giorno di scuola al mare, so tutto quello da sapere su sole e abbronzature.
Dopo tanti anni, trovo l’argomento CREME SOLARI molto noioso e davvero
inflazionatissimo per questo periodo. Tutti sanno ormai che prendere il sole in
maniera sconsiderata causa scottature, abbronzatura non uniforme e anno dopo
anno invecchiamento precoce della pelle, comparsa di nuovi nei e macchie oltre
a problemi di salute ben più gravi, come predisposizione ai tumori cutanei.
Eppure
l’anno scorso mi è capitato a luglio di dover fare un viaggio-lampo a Milano.
Al gate, mi sono accorta di essere l’unica mozzarellina in un mare di aragoste,
certe signore erano talmente messe male da indossare solo il copricostume.
Molti
ne hanno approfittato per fare un fine settimana in Sardegna e poter sfoggiare
il lunedì, in ufficio un’abbronzatura da invidia. Ma chi li avrebbe dovuti
invidiare in quello stato?
Ciò
che bisogna evitare di fare è scritto obbligatoriamente su ogni crema solare:
Niente
esposizione nelle ore più calde della giornata (h12-h17), soprattutto per i
bambini che vanno portati in spiaggia molto presto e nel tardo pomeriggio.
La
crema deve essere adatta al proprio fototipo e va riapplicata dopo qualche ora
e dopo che si fa il bagno.
Ora
in commercio si trovano pure integratori capaci di preparare la pelle al sole e
dare una difesa in più contro le scottature. Se non volete spendere troppi
soldi vi consiglio di introdurre con la dieta circa uno/due mesi prima di
esporsi per la prima volta al sole, 3 cucchiaini di concentrato di pomodoro da
mangiare fuori dai pasti.
Le
sostanze contenute in alta concentrazione all’interno, fanno in modo che la
pelle reagisca meglio ai raggi solari. Tradotto favorisce l’abbronzatura e
evitata o diminuisce la comparsa di eritemi. Altri cibi con caratteristiche
simili, ma meno marcate, frutta o verdura di colore arancio o rosso (una volta
in spiaggia bisogna comunque mettere la crema solare)
Cos'è il fototipo?
È
la classificazione del tipo di pelle in base alla quantità di melanina presente
in essa e permette di capire come la pelle potrebbe reagireai raggi
ultravioletti e a che tipo di abbronzatura si può aspirare.
Ecco
che troviamo l’SPF, il fattore di protezione solare
Indica
il tempo moltiplicato il numero di protezione riportato, in cui è possibile
esporsi al sole senza che si corra in rischio di eritema. Esempio, spf 50 dà la
possibilità di moltiplicare il tempo di esposizione al sole in base al proprio
fototipo di 50 volte.
Da
diversi anni non si trovano più schermi totali perché queste diciture erano
subdole in quanto non è possibile avere creme che schermino completamente dai
raggi solari. Stanno via via scomparendo e evolvendo in qualcosa di più sicuro
e con protezione solare adeguata, i vecchi e profumatissimi olii solari.
Credevo fosse ormai scomparsa
con la fine degli anni ’80, la moda di fabbricare in casa le creme solari con
ingredienti di fortuna tipo olio, birra, limone, burro, uova. Queste ricettine
che girano ancora col passaparola tra amiche sono pericolosissime e causa di
vere e proprie ustioni.
Mai mandata in soffitta neanche
l’idea di credere ai poteri protettivi della crema Nivea nel barattolo blu in
latta. Mi capita ancora di vedere in spiaggia persone con uno strato bianco
spesso sul viso e sul decollete. La Nivea blu
protegge per circa 10 minuti, ma che senso ha mettere una crema così
occlusiva che si riscalda col sole? Che pelle avranno dopo?
Fate
inoltre molta attenzione al profumo che usate in spiaggia o quando vi esponete
al sole, non deve mai contenere alcol, quindi vanno evitati eau de toilette e
eau de parfum, devono essere solo acque profumate.
Evitate accuratamente di
scegliere creme viso, corpo, solari o cosmetici vari che abbiano estratto di
bergamotto o cedro. Queste due essenze naturali sono fotosensibilizzanti e
possono favorire la comparsa di macchie o eritemi localizzati.
Potrebbe
inoltre capitare, proprio nel periodo del mare o delle vacanze di iniziare
qualche cura con antibiotici, antimicotici o altri farmaci tipo fans in pomate,
chiedete sempre al medico o controllate il foglietto illustrativo che non ci
sia nessun tipo di controindicazione nel prendere il sole.
Un’ultima
precauzione va presa per quanto riguarda cicatrici in via di guarigione da
tagli, abrasioni o piccoli interventi. È preferibile coprirle con un cerotto
resistente all’acqua quando si va in spiaggia. I raggi solari contrariamente a
quanto si pensa, rendono difficile il processo di cicatrizzazione portando a un
rallentamento e a una cattiva rimarginazione.
In
questo post non ho messo marche di solari specifici perché mi capita di
cambiare di anno in anno o acquistare in base alle offerte. Faccio però questa
distinzione:
se
cercate prodotti per pelli sensibili, per bambini, per pelli atopiche o avete qualche
allergia o patologia particolare alla pelle o che potrebbe al sole darvi
qualche problema, cercate la vostra crema solare in farmacia;
se
invece come me, avete una pelle normale e nessuna particolare esigenza, le
creme solari da grande magazzino o supermercato andranno benissimo;
se
invece, pur avendo una pelle normale vi piace sperimentare nuove texture, nuove
profumazioni o avere un prodotto che oltre all’abbronzatura abbina qualche
altra funzione le migliori e con più varianti si trovano in profumeria.
Fonti:tutte le immagini di questo post sono state prese da google immagini
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